
KINTSUGI – bello e imperfetto
KINTSUGI
questo strano nome…
ci ho messo un po per ricordarmelo e all’inizio non sapevo neanche che cavolo era, a parole
ma ad immagini si, eccome!
in Giappone hanno una fenomenale cultura per le ceramiche
le adorano, le venerano e sono al centro di tantissimi rituali storici – come quello del thé per esempio
ma sai com’è… ogni tanto le cose cadono a terra
e le ceramiche si rompono
in mille cocci
alcuni grandi e milioni di piccoli
i giapponesi allora prendono i cocci grandi e lasciano andare tutto il resto
li rimettono in fila e ci fanno colare nel mezzo l’oro, per saldare di nuovo insieme i pezzi
un trauma distrugge tutto
la polvere che non serve viene spazzata via
colate d’oro chiudono le cicatrici
e la ceramica ora è ancor più bella di prima
fottutamente più bella di prima
e più preziosa, mooooooolto più preziosa
e unica, inimitabile
puoi provare a romper mille ciotole uguali ma non si romperanno mai nello stesso modo
ecco, che la caduta che ha mandato in frantumi la ceramica è anche quella che ha creato lo spazio per la colata d’oro
prima quello spazio non c’era mica
era una ceramica come le altre, anonima, imitabile, normale
ora è stupenda, unica, preziosa
grazie a quella caduta e alla possibilità di vedere la bellezza collaterale nascosta dentro l’evento traumatico
c’è sempre, quella possibilità
c’è sempre la resilienza, da qualche parte
c’è sempre, il kintsugi
con affetto, ma sempre irriverente