SONO STATA COVID POSITIVA
pensieri estratti dalle pagine di Beppe,
il Caro Diario di una Covid positiva
il giorno prima guardavo i dati dei contagiati e pensavo:
“SONO 53.000 i casi positivi…”
il giorno dopo guardavo i dati e pensavo:
“SIAMO 59.000 positivi…”
COVID positiva, anche io
…
ho pensato tanto se scrivere o no questo articolo e una volta che l’ho scritto ho pensato tanto se pubblicarlo o no e in realtà ci sto ancora pensando, chissà se ne avrò mai la forza
raccontare una storia intima come questa ha risvolti di ogni genere e io sono debole ora, non ho voglia di sopportare nessun’altra pressione psicologica
ma ho pensato che raccontare la mia storia forse può aiutare qualcuno a sentirsi capito o aiutare qualcun altro a capire che siamo tutti sotto la stessa barca
sicuramente, avere il contatto con qualcuno che viveva le mia stessa situazione, mi ha aiutato a non sentirmi persa o pazza, e questo articolo potrebbe arrivare in contatto con qualcuno che si sente così e non farlo sentire perso o pazzo
sicuramente, vorrei che tutto fosse più facile
come mi sono ammalata di COVID-19?
è la prima cosa che mi hanno chiesto tutti….. “ma come cavolo hai fatto tu ad ammalarti, che vivi dispersa in un cocuzzolo fuori dal mondo?!??!”
ecco, ho fatto come hanno fatto tutti, vivendo
era il 3 marzo 2020
il virus girava per l’Italia da un paio di settimane e in Romagna poi se ne parlava veramente poco, erano solo 400 in tutta la regione i casi positivi al Corona Virus e non c’erano ordinanze restrittive in atto
quel martedì sera io ero alla riunione del Consiglio Direttivo di una Associazione di Beneficenza, stavamo organizzando un grosso evento di raccolta fondi e proprio quella sera abbiamo deciso di annullare l’evento, anche se mancavano ancora mesi alla data prevista, anche se non si pensava sarebbe diventata una pandemia
era l’ultima riunione che avremmo fatto
ed è bastata quella
ne siamo usciti quasi tutti contagiati, una decina di persone
…
22 marzo 2020, il giorno del mio trentacinquesimo compleanno
ieri notte mi ha chiamato la Sanità Pubblica con la notizia della positività del tampone
non che non me lo aspettassi, i sintomi erano chiari, ma la speranza è sempre l’ultima a morire e in quel momento è morta sul colpo
un colpo secco
oggi mi sono svegliata con un mazzolino di margherite sul comodino che mio marito ha raccolto in giardino per me e una email in cui mi veniva notificato il provvedimento restrittivo della quarantena forzata
i miei dati sono stati comunicati alle autorità di vigilanza
in pratica, sono ufficialmente agli arresti domiciliari
ecco, non so te Beppe, ma io non ero pronta e ancora ci speravo fosse solo una influenza
ero comunque in quarantena già da due settimane e non avevo intenzione di uscire, PER CARITA’!
ma un provvedimento ufficiale delle forze dell’ordine psicologicamente ti fa stringere il cuore
ho cercato di sorridere lo stesso ^_^ è comunque il mio compleanno oggi!
mi sono vestita elegante, ho messo la camicia bianca e un colletto di paillettes dorate e mi sono anche agghindata con un po’ di mascara ^_^
il bagno me lo sono fatto ieri per avere un po’ più di forze, oggi
oggi devo e voglio sorridere
la maggior parte dei miei familiari non sa che sono malata
è inutile far preoccupare le persone, ci sono già io a dormire male la notte, non serve far star male anche altri
perciò non l’ho detto ne ad amici ne a parenti
solo alla mamma
perché la mamma è sempre la mamma e durante una malattia così ci vuole il suo abbraccio, anche se virtuale
e quindi niente, voglio sorridere, voglio brindare su Skype tutti insieme
voglio per un po’ far finta di niente, giusto un’oretta dai
anche se il corpo mi ricorda che sono malata ad ogni passo che faccio
abbiamo apparecchiato in veranda
non avevo 35 candeline e cosi abbiamo tirato fuori 35 candele e riempito la tavola di candelabri colorati
sono felice per un po’
e ho nascosto le gote rosse della febbre con la tintarella della settimana scorsa
…
ore 21:18
dopo pranzo, chiusa quella telefonata su Skype, si è chiuso tutto
in testa avevo solo nero e ansia
mi sono appena resa conto che potrei aver infettato qualcuno
ho incontrato solo una persona da quando sono diventata contagiosa, dopo i due giorni di incubazione del virus, prima di entrare in quarantena volontaria
una sola persona
ho realizzato che potevo aver infettato qualcuno
ho realizzato che per un soffio di ore non ho contagiato anche tutta la mia famiglia, salutandoli poche ore prima di diventare contagiosa, o forse minuti
il 22 marzo 2020, il mio trentacinquesimo compleanno, lo ricorderò come il giorno più brutto di tutta la mia quarantena
forse di tutto il mio anno, forse di tutta la mia vita, adesso non lo so
sono iniziati gli attacchi di panico
e sono contagiata da un virus che colpisce i polmoni e crea dispnea, già di suo
e così la dispnea grave è arrivata
avevo due polmoni enormi, facevo respiri così grossi come non mi sembra di averne mai fatti prima
eppure non entrava aria
gonfiavo il petto in maniera ossessiva
gigante
non pensavo di poter ingigantire così tanto la cassa toracica
EPPURE NON ENTRAVA NIENTE!!!!
facevo entrare aria, ma non entrava ….
e non sapevo dove andare a cercarla
sono corsa fuori
faceva freddo, per fortuna, dovrebbe nevicare domani e l’aria fredda si faceva sentire di più entrando in corpo
di più
ma, non abbastanza
respiravo a bocca spalancata
a polmoni giganti
eppure avevo un tappo in faccia e l’aria non passava
non passava
come respirare con un cuscino in faccia o una busta di plastica
ero disperata e piangevo anche, non so come, ma sicuramente non pensavo a niente, cercavo aria e basta
per fortuna il mondo ne è pieno e fuori era freddo
mio marito era terrorizzato, l’impotenza terrorizza più dell’azione, ma mi era vicino e poteva abbracciarmi, poteva darmi il ritmo per respirare
ho ricominciato a piccole dosi a respirare, sempre un pochino di più,
per tornare normale, nella mia nuova normalità
…
è un’altalena straziante, di respiri pieni e respiri mezzi
e comunque i pieni non lo sono mai veramente
un’altalena di pianti improvvisi e di ansie continue
svegliarsi alla mattina e avere trenta secondi di dormiveglia in cui sono felice e rilassata, penso di essere in una giornata qualunque, un giorno qualunque, prima del marzo 2020
poi in un istante la coscienza torna vigile e l’ansia affonda immediatamente in ogni fibra e arriva subito la tachicardia e l’affanno e la dispnea e la tosse e….
e così, da tre settimane
…
27 marzo 2020
è venerdì e sono 4 giorni che non ho la febbre
un 36,8 che è già bellissimo
la tosse rimane, la dispnea anche
ma la febbre cala….
sono sulla via d’uscita
ancora due giorni senza febbre e mi faranno il tampone per vedere se sono guarita ^_^
trovo nelle mie giornate un po’ di momenti di spensieratezza, riesco, lentamente, a produrre qualcosa
riesco a provare ad imbastire delle idee
in queste settimane riuscivo solo a piangere e a cadere in sonni profondi
sono stanca
il mio corpo sta combattendo e io devo star ferma per non distrarlo e le ore scorrono veloci e io non combino nulla
ma posso pensare
posso provare a sognare ^_^
e così i sogni aumentano, ma rimangono lì, nel cassetto
non sopporto di vedermi così inerme
di non riuscire a fare niente
mille progetti e zero energie
penso al dopo, a quando riapriranno i cancelli, a come sarà la vita dopo e non trovo un appiglio positivo, non trovo una versione positiva del dopo
…
è lunedì, sono le 14,30
e sono tornata a casa adesso, ho fatto una gita in ospedale
giusto per sapere se sono ancora in vantaggio io o se lo è lui
giusto per fissare quei muri bianchi per un po’ aspettando una voce sconosciuta che mi dica
“Sara, stai bene, la lastra non mostra danni sostanziali, puoi tornare a casa”
da sabato è tornata la febbre 37,1
ieri 37,2
oggi 37,3
è tornata, la stronza
sono arrivati i medici dell’Unità Speciale a visitarmi a casa
sono vestiti come si vede nei film di fantascienza americani
non pensavo fossero veri
quello che vedi nei film non pensi mai sia vero, come gli scuola bus gialli americani o il furgoncino del latte senza portiera
invece è tutto vero
ci mettono un quarto d’ora a vestirsi, per poterti avvicinare sperando di non infettarsi
hanno tre paia di guanti, una tuta che li copre da collo a caviglie, i manicotti, i calzari, la cuffietta, due mascherine e una visiera di plastica gigante che gli fa tutto il giro della faccia
non si vede niente, da lì sbuca solo una finestra per gli occhi di 5cmX10
nella visiera di plastica c’è impresso il tricolore italiano e la scritta FORZA RAGAZZI
inizialmente non l’avevo notata
l’ho notata solo quando la dottoressa si è avvicinata con una mano per contarmi i battiti cardiaci
mi ha avvisato prima di avvicinarsi,
come per chiedere permesso, come per dirmi di non avvicinarmi anche io
ma con uno sguardo che mi avvolgeva di affetto
io ho sempre sorriso
vorrei che lei non dovesse essere lì per me
vorrei non far preoccupare nessuno
vorrei non essere un peso per nessuno
e invece non posso neanche andare a fare la spesa, me la portano a casa la Misericordia, ragazzi che rischiano di ammalarsi per portare da mangiare ad una ammalata
che cosa tremenda essere inerme….
in quei 60 secondi in cui la mano della dottoressa mi toccava il petto per contare i battiti, io guardavo quella scritta FORZA RAGAZZI e mi sono commossa
non so, piango sempre ultimamente
anche quando non penso a niente, piango
penso sia il fatto di respirare un’aria mondiale intrisa di tristezza …
comunque Beppe,
i battiti sono un po’ accelerati, la saturazione sembra buona però qualcosa non quadra
la febbre non quadra
mi hanno spedita d’urgenza in ospedale per una lastra al torace
è meglio vederci chiaro, dicono
ho capito che un corpo giovane può compensare meglio i sintomi del virus, può resistere più a lungo all’attacco
ma se cade il muro di cinta, cade tutto, perché i soldati sono stati mandati piano piano tutti al fronte
…
venerdì 3 aprile 2020
oggi doveva essere l’ultimo giorno di quarantena previsto dal decreto, per tutta l’Italia
ma non è cosi
sembra che l’Italia rimarrà paralizzata fino a maggio….
oggi doveva essere il mio ultimo giorno di quarantena forzata, l’ultimo giorno di arresti domiciliari, praticamente sarei potuta andare al Conad a far la spesa
ma non è così
stavo migliorando, poi la febbre è tornata
sabato 37,1
lunedì 37,3
mercoledì 37,5
giovedì 37,7
disastro
sono tornata indietro di anni luce
di nuovo son tornata a non far niente, neanche con la testa
…
tre giorni dopo:
è lunedì, la febbre sale, la saturazione scende
oggi la visita dei medici dell’Unità Speciale è andata peggio della settimana scorsa
mi viene a prendere l’ambulanza tra poco, mi portano in ospedale per fare altri esami
mi hanno detto di portarmi un cambio, potrei non tornare a casa
piango mentre mi preparo, ho paura
non sono neanche riuscita a chiamare mia mamma
ma ho veramente paura?
di cosa ho paura?
non ho paura di morire mi sa…
ho paura di soffrire? ho veramente paura di morire???
in realtà
ho paura di FAR soffrire
ecco, l’ho capito
io che mi sento ancora male perché 4 anni fa ho ucciso un lombrico per sbaglio
io non voglio far male a nessuno
e invece mio marito è preoccupato
mia mamma è preoccupata
i medici sono preoccupati
e potrei fare del male a qualcuno, anche solo respirandogli vicino
è terrificante
io normalmente sono quella che tranquillizza gli altri, quella che li coccola, quella che li colora… quella che li fa star meglio, che rende bello anche un brutto ricordo
non sono quella che li fa preoccupare
non voglio essere quella che li fa star male
due giorni dopo:
è mercoledì
sto fissando il muro bianco dell’ospedale aspettando il referto di esami che potrebbero cambiare le mie ore a venire o la mia vita
fisso un muro bianco
provo a leggere, ma dai, a chi la racconto, non riesco a leggere niente
ho attaccato al dito il saturimetro che un po’ mi tranquillizza, ora segna 99 e quindi va tutto bene
aspettiamo
in dieci giorni sono stata in ospedale tre volte
spero sia l’ultima
…
sono giovane, ho 35 anni anni, mi godo le mie passeggiate in giardino con il saturimetro al dito e le pillole per colazione
da settimane ormai quando mi do lo smalto alle unghie salto l’indice destro, lui rimane libero per il mio nuovo compagno di viaggio, il saturimetro
sto bene dai
anche se ogni giorno è un altalena, Beppe
per un giorno o due la febbre si abbassa, ruota intorno al 37 e sono felice, finalmente i miglioramenti iniziano a prendere piede
il giorno dopo mi sveglio felice e ottimista, carica! mi dico “ora mi alzo e porto avanti un po di lavoretti al pc, dai !!!”
mi alzo, prendo il termometro: 37,4 di nuovo
DI NUOVO !!!
di nuovo stanca
di nuovo caldo ai polmoni
di nuovo saturazione bassa
di nuovo giù
dopo che l’altalena mi aveva portato su, di nuovo giù
ora ho iniziato a prendere un farmaco “sperimentale”
mi hanno somministrato un forte farmaco antireumatico che sembra fare effetto sul virus, non lo uccide, ma lo ferma
speriamo
sarà ancora lunga? sicuramente
ma il mondo fuori è fermo ad aspettare, nessuno va da nessuna parte, possiamo aspettare tutti, abbiamo del tempo e ora ce lo abbiamo tutti
spero che riusciremo a tenerne un po’ anche per dopo, di tempo, intendo
quando riapriranno i cancelli spero che l’uomo trovi un modo di vivere più da umano, meno da robot
…
venerdì 17 aprile 2020
ho ricominciato a leggere e a scrivere, un po’ si
ho ricominciato a meditare, ora ci riesco un pochino
si è vero, la febbre c’è ancora, tutti i giorni per qualche ora, e quando si fa vedere ho subito paura di ricadere giù, tutti i giorni spero che sia il primo giorno senza febbre, ma non lo è
anche la tosse c’è ancora, anche la stanchezza
ma sono convinta di essere guarita
sono convinta che siano “solo” gli effetti collaterali del COVID
gli effetti collaterali dei medicinali che ho preso
aspetto e continuo a monitorare i miei valori e a far finta che siano normali, non mi interessa più, faccio finta di niente
io adesso voglio solo vedere le cose cambiare
ho messo sotto sopra la mia vita, il mio lavoro, i miei sogni e le mie convinzioni
ho fatto partire tanti progetti
ho bisogno di vedere le cose cambiare
ho anche preso in ostaggio mio marito, quel sant’uomo, e ho giocato a Tetris con tutti i mobili dello studio e della casa, stiamo anche per ridipingere lo studio
HO BISOGNO DI VEDERE LE COSE CAMBIARE
e chissà, magari lunedì riuscirò anche a fare yoga e a camminare
…
che cosa strana….
il COVID per vivere deve farmi morire e se muoio io, poi muore anche lui
lui deve morire per forza, non ha la possibilità di salvarsi, solo io ce l’ho
è un concetto molto consumistico….
il COVID invade un corpo e lo spreme fino al midollo, prende tutto quello che può prendersi, ma poi muore perché il corpo muore
ti ricorda qualcosa Beppe?
a me si …
mi ricorda l’uomo
questa assurda forma virale consumistica è l’uomo che sta spremendo la terra in ogni modo, e ne vuole ancora e ne vuole sempre di più….
e il destino è uno solo: muore la terra e muore anche l’uomo
ma l’uomo è dotato di un cervello che può fare tanto, se vuole
dovremmo accettare il compromesso di vivere con meno, per vivere?
ridimensionare il nostro stile di vita per trasformarci da VIRUS mortale a batterio utile e necessario, come i fermenti lattici nel nostro intestino
…
24 aprile 2020
sono passati 52 giorni dal giorno del mio contagio
il secondo tampone è negativo
oggi, è il primo giorno del resto della mia vita
domani è il 25 Aprile 2020, la Festa della Liberazione d’Italia, e domani dovrebbe arrivare il provvedimento ufficiale di fine quarantena
sarò libera anche io
libera di non contagiare nessuno,
e forse adesso anche gli incubi spariranno, quelli dove contagiavo tutti e non potevo far niente di diverso
ma in realtà essere guarita dal COVID non vuol dire stare bene
il COVID può creare tanti disastri in un corpo
c’è chi ha subito danni gravi ai polmoni e se li tiene, per anni, mesi, o decenni forse
io no, ma ci sono anche altri pericoli
ora sto combattendo una infezione che non si sa dove sia, che non si sa se ci sia o chi sia ma che tiene sotto scacco il mio corpo ancora per un po’
la battaglia contro il COVID debilita il corpo e potrebbero venire fuori patologie latenti che erano nascoste e sotto controllo, ma ora non lo sono più
o potrebbe aver aperto le porte all’ingresso di altri nemici
o potrebbe non aver creato danni ai polmoni, ma averne creati al cuore, ai reni, al fegato
ora che non sono più COVID positiva, inizia la seconda parte della guerra, quella alle complicazioni POST COVID
ma intanto domani è la Festa della Liberazione e io ho messo in fresco due bottiglie, una per domani e una per oggi
…
01 maggio 2020
sono malata da 59 giorni
ho iniziato una nuova cura, la quarta, altre pillole per colazione ^_^
tosta anche questa, cavoli … per ora mi sta facendo peggiorare un po’ ma speriamo che mi riporti su, su questa altalena
fuori c’è il sole e nascono i fiori e io sono piena di sogni, di libri da leggere e di progetti da portare avanti
dormo pochissimo la notte ora,
mi addormento sempre molto tardi e appena riapro gli occhi la mente si sveglia e in un instante è già pronta e carica con le sue mille ansie e le sue mille idee
e così sveglia il cuore e la mia tachicardia e anche la mia passione
ormai le cose si sono tutte amalgamate fra di loro
è vero che il mondo non tornerà mai più come prima e forse neanche io, neanche il mio corpo
e così ormai convivo con la tachicardia e gli sbalzi di saturazione,
con la febbre e i brividi e la dispnea e la tosse e la diarrea e l’inappetenza e la pelle secca e le mani gelide alle volte e … non so più … cos’altro c’è?
ogni tanto ci litigo col mio corpo si, come oggi mentre son lì che faccio le lasagne e la tosse non mi lascia lavorare!!
ma poi insomma dai, ormai fa tutto parte della mia nuova routine…
ho imparato che delegare è un potente mezzo per poter fare qualcosa nonostante il corpo non mi aiuti, e io sto imparando a farlo ^_^
ho elaborato e attuato tanti di quei progetti…. ne vado cosi fiera!!!
si…. sicuramente se non fossi malata ci avrei messo un terzo del tempo, ma proprio per questo ne vado ancor più fiera
vedo persone distrutte da questo periodo, ma in perfetta salute fisica, sommersi dalla loro vita e da scelte errate
io invece ho il corpo distrutto da questo virus,
ma non mi sono mai sentita così viva dentro
certo non riesco a disegnare o a dipingere ma riesco a pensare, a sognare e a scrivere, riesco anche a fare riunioni telefoniche, con un po’ di pazienza e allenamento ^_^
sto restaurando tutta la mia vita, i miei credo e i miei perché
ho guardato e ascoltato, in silenzio, e ho scelto le persone che voglio avere accanto in questa nuova vita
e ho fatto un grandissimo progetto di restauro perché voglio essere migliore di così, oggi migliore di ieri, sempre
nonostante il COVID, o forse anche grazie a lui
fra un paio di giorni inizia la FASE2
una graduale riapertura dei cancelli che ci farà capire se saremo abbastanza coscienziosi da riuscire a tenere sotto controllo il virus e a non far impennare nuovamente la curva dei contagi
hai presente quando arriva un bimbo in famiglia? o quando arriva un nuovo cucciolo?
ti accorgi improvvisamente che la casa non è sicura e inizi a sistemare le cose man mano che il nuovo arrivato te le fa vedere…. ma il COVID non si vede
saremo comunque in grado di rendere sicuro questo mondo?
da lunedì potremo rivedere le nostre famiglie
io no
perché il mio sistema immunitario è compromesso e potrei ammalarmi con grande facilità e far spazio ad altri peggioramenti
quindi dovrò chiamare i miei parenti e raccontargli tutto, tutta la verità
dovrò dirgli “mi spiace, non potete venire quassù a casa a salutarmi, ritrovarci tutti uniti ma distanti, con le mascherine, i guanti e un bicchier di vino a fare quattro chiacchiere in salotto … perché sono malata di COVID da più di 60 giorni e il mio corpo è distrutto e voi potreste ammalarmi gravemente”
Loro, persone sane, sono loro le mie bombe batteriologiche, i miei familiari
…
12 maggio 2020
sono andata di nuovo in gita al Pronto Soccorso, di nuovo i miei valori facevano cagare ed era meglio passarsi una giornata a riposo in una barella, anziché sotto il ciliegio, a farsi fare un po di esami
ogni volta che esco di lì poi mi sento meglio, ho delle certezze in più, un po’ di numeri e di disegni che mi raccontano che “andrà tutto bene”
domenica ho preso l’ultima pastiglia del mio ciclo di cure e ho deciso che ieri è stato l’ultimo giorno in cui stare male
oggi inizio a prendere delle nuove pastiglie, sta volta non medicinali ma bombe ricostituenti
ho deciso che non c’è nessuna infezione nel mio corpo, anche se i valori non sono perfetti
ho deciso che il cuore e gli altri muscoli hanno solo bisogno di un po’ di aiuto, ma stanno bene
ho deciso che se mi tremano le mani e non riesco a scrivere è solo il mio corpo distrutto, ma non c’è nessuna battaglia in atto
come dopo la guerra quando devi iniziare con le opere di ricostruzione e sai che il dittatore ormai non c’è più e nemmeno i suoi generali
ho deciso che inizia la FASE “PIMP MY BODY”
ho deciso che pubblicherò questo articolo, appena avrò le forze di tenere in mano il cellulare per un po’ più di tempo
perché voglio che tutto finisca
sono stata un vulcano di idee, nonostante tutto
non ho mai smesso di sognare e di portare avanti i miei sogni
ci ho messo molto più tempo, è lo stesso
ho trovato un nuovo modo di vivere, come quando un cigno nero ti attraversa la strana e tu improvvisamente reagisci all’impatto
voglio mettere un punto a questo capitolo e scrivere la parola fine
voglio non aggiungere più pagine qui, ma aprire un diario nuovo
che coincidenza…. quando le pagine libere di questo Diario finiscono proprio ora, proprio qui
ti voglio bene Beppe, grazie di avermi ascoltato per 72 giorni, ci vediamo di là, tra le pagine del prossimo Diario
probabilmente inizierà così:
“Caro Beppe, sono stata COVID positiva, ma ora sto bene”
con affetto, ma sempre irriverente
LADYSARA