UN TARLO

ciao!

 

immagino che non ti aspettassi questo messaggio da me oggi, ma le sorprese iniziano già da qui

 

 

ti scrivo perché ho un compito da affidarti, molto importante

 

ma prima di tutto devo farti una premessa:
io vedo il nostro corpo come se fosse un grande libro

e ogni tatuaggio è un capitolo di questo libro

 

i capitoli sono tanti e tutti collegati fra loro ovviamente, la storia del libro è una, ma dopodomani avremo l’opportunità di raccontare un solo capitolo

 

non abbiamo a disposizione lo spazio di un fumetto, che ha tante scene per raccontare una storia
abbiamo una sola pagina
una sola immagine
only one shot
per raccontare e far arrivare qualcosa direttamente a chi lo vede (te compres*)

 

quindi, su che cosa dovremo concentrarci perché funzioni?
sulle emozioni

 

 

non sulla storia, assolutamente

 

non racconteremo: “è successo questo, questo, questo…”
io vorrei raccontare che cosa tu hai provato quando è successo questo questo questo…
se riusciamo a focalizzarci esattamente sul significato che vogliamo trasmettere allora lo riusciremo a trasmettere

 

si chiama: “comunicazione visiva”

 

qualcuno mi chiederà:
ah ma io vorrei inserire assolutamente qualcosa relativamente a “Tizio” perché è legato a questa storia
ah ma io vorrei assolutamente inserire “questa cosa qua” perché è legata a questa storia
ah io vorrei assolutamente inserire “la mia nonna” perché è collegata a questa storia

 

Lo so, un libro è fatto di tanti capitoli che sono tutti collegati tra di loro, se no sarebbero tutti libri diversi

 

io non voglio fare la parte della stronza che dice “questo no, questo sì, questo no..”
ma voglio farti capire che se siamo concentrati riusciremo veramente a trasmettere un’emozione

 

 

vorrei farti un esempio per farti capire meglio di cosa parlo:

qualche giorno fa è venuta a tatuarsi una ragazza che nella sua scheda mi aveva parlato di una malattia che ha avuto e che ha ancora purtroppo; di quelle malattie brutte che affliggono il nostro secolo. Mi ha anche detto che avrebbe voluto fare un richiamo ai suoi figli che sono la sua ragione di vita. Non mi ha mai detto come si sente con questa malattia, come l’ha fatta sentire, che cosa ha capito durante questa malattia, che cosa è cambiato…

 

ma parlandone insieme abbiamo capito che il suo super potere è riuscire a rendere questa malattia leggerissima

 

abbiamo lavorato su questo concetto per il tatuaggio e abbiamo disegnato una piuma che sostiene tranquillamente dei macigni

 

questo è quello che vorrei fare con te: trovare il tuo superpotere

 

perciò vorrei che tu rispondessi a una domanda:
“Come stai? Come sei stat*? Come ti ha fatto sentire quello che vorresti tatuarti?”

 

Bene, questi sono i compiti che ti affido:
fatti la domanda come stai e come sei stat* e dammi tre risposte, tre sentimenti, tre stati d’animo

 

mi risponderai dal vivo quando ci vedremo ^_^

 

 

Have a nice day,

L A D Y S A R A